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ANATOMIA


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Elencare i 5 strati dell’epidermide partendo dalla membrana basale in ordine:
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- Basale - Spinoso - Granuloso - Lucido - Corneo.

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Lo strato corneo dell’epidermide ha cellule in divisione?
Lo strato corneo è lo strato più esterno della cute, ultimo strato di degradazione, continuamente sottoposto a solleciti meccanici esterni, in cui la cellula non ha nucleo né niente È formato da 20 a 30 lamine cellulari, ognuna di esse composta da cellule morte che assomigliano a scaglie sovrapposte. Lo strato corneo costituisce circa i tre quarti dell'epidermide. Ricca di cheratina, più la cellula è sottoposta a stress meccanico, più lo sarà lo strato corneo, per questa sua caratteristica ritroviamo lo strato più spesso nelle mani e nei piedi. Quando i cheratociti emergono dallo strato germinativo, diventano parte dello stato spinoso, poi granuloso. Qui accumulano sempre più cheratina, si appiattiscono e muoiono, formando lo strato lucido (chiamato così perché rifrangente), infine costituendo lo strato corneo. La membrana plasmatica è molto spessa anche grazie alla presenza di idrossiceramide, una componente lipidica che lega covalentemente ad essa. Infine i cheratociti vengono via via eliminati, perché troppo gravidi di cheratina.
L’epitelio che si trova nella vescica si chiama?
EPITELIO DI TRANSIZIONE (è un epitelio PSEUDOSTRATIFICATO).
Le Ghiandole sono di origine?
Le ghiandole si originano dal tessuto epiteliale ghiandolare che, a seconda di come si conforma a livello embrionale, porta alla formazione di una ghiandola: • esocrina (in cui le cellule secernenti si invaginano nel tessuto epiteliale ghiandolare, e con la successiva formazione di un lume, si configurano nell’adenomero e il cui secreto viene portato all’esterno dal condotto escretore) • endocrina (le cellule secernenti si staccano dal tessuto epiteliale e si configurano attorno a un vaso)
L’asse dei microvilli è costituito da?
I microvilli sono delle estroflessioni della membrana plasmatica (atte ad aumentare la superfice di assorbimento) e sono costituite da filamenti di actina, chimati anche microfilamenti che si articolano con villina e fimbrina a csotituire l'asse portante dei microvilli.
L’asse dei microtubuli è costituito da?
I microtubuli sono costituiti da eterodimeri di due polipeptidi globulari di dimensione 4nmx5nmx8nm. Le due subunità fanno parte entrambe della famiglia delle tubuline. La tubulina è un dimero, formato da due subunità amminoacidica simile, chiamata TUBULINA α e TUBULINA β. I dimeri di tubulina diventano polimeri, i PROTOFILAMENTI. Nella cellula i protofilamenti sono assemblati a gruppi di 13 in una struttura che nel complesso forma il microtubulo. I protofilamenti si avvolgono a spirale di passo sinistrorso e decorrono paralleli tra loro intorno all’asse del microtubulo. (Ricordate che sono i componenti di ciglia e flagelli).
L’asse delle stereociglia è costituito da?
L’asse delle stereociglia è costituito da microfilmenti contenenti actina e proteine associate all’actina.
Le sterociglia si muovono usando ATP?
Le stereociglia non consumano ATP perché si muovono attraverso i movimenti passivi delle cellule che le circondando
La parte organica del tessuto osseo è costituita prevalentemente da?
La parte organica del tessuto osseo è costituita principalmente da collagene di tipo 1 e peptidoglicani.
L’osso spugnoso è lamellare?
Si. L’osso lamellare è un osso maturo che si divide a sua volta in: osso spugnoso e osso compatto. Nell’osso spugnoso si trova il midollo osseo rosso (parte reticolata), che è colui che origina i globuli rossi ed è la parte morbida. (Mentre la parte compatta è quella più rigida che contiene il midollo osseo giallo che invece è una sostanza di riserva. Ha perso l’azione di produrre i globuli rossi).
Gli osteoclasti derivano dagli osteociti?
No, gli osteoclasti derivano dalla fusione di cellule mesenchimali preesistenti e che siano assimilabili ai macrofagi o cellule giganti da corpo estraneo. Sono cellule deputate al riassorbimento del tessuto osseo, che svolge un importante ruolo nel corso dei processi di ossificazione. Essi sono cellule molto grandi, polinucleate, potendo presentare fino a 60 nuclei, tondeggianti o a contorno irregolare, con citoplasma abbondante.
Dagli osteoblasti derivano
Gli OSTEOCITI Gli osteoblasti hanno funzione osteogenica, ovvero il compito di produrre matrice ossea, formando delle lamelle; dopo aver adempito al loro compito, gli osteoblasti si trasformano in osteociti, rimanendo bloccati tra le lamelle che loro stessi hanno formato. Gli osteociti sono collegati tra loro tramite canalicoli.
Descrivere la struttura dell’osso compatto
L’unità funzionale dell’osso compatto maturo è chiamata OSTEONE, esso a sua volta è costituito da osteociti disposti in strati concentrici attorno ad un canale centrale vascolare anche detto “canale di Havers”. All’interno del canale centrale passano una venula e un capillare, entrambe molto piccole, per vascolarizzare l’osteone. La matrice ossea inoltre forma degli strati chiamati lamelle e per di ogni osteone esse formano una serie di cilindri concentrici intorno ala canale centrale, la loro principale funzione è quella di riempire gli spazi tra gli osteoni.
I canali di Havers collegano i diversi osteoni?
No, i canali di Havers sono delle cavità presenti all’interno degli osteoni mentre i canali di Volkmann (canali orizzontali) mettono in contatto gli osteoni tra loro. Questi canali sono attraversati da vasi e nervi importanti perché le ossa non sono ferme ma sono sono sottoposte ad un movimento continuo, ad opera di tre tipi cellulari (osteoclasti, osteoblasti, osteociti). Il canale di Havers è la parte più interna dell'osteone ed è circondato da lamelle concentriche in numero variabile fra 8 e 15, con un minimo di 4 e un massimo di 24. Hanno la funzione di trasportare sostanze nutritive. Lungo i canali di Havers decorrono fibre nervose, vasi sanguigni e vasi linfatici. I canali di Volkmann invece differiscono dai canali di Havers per la loro direzione (decorrono diagonalmente o perpendicolarmente ai canali di Havers) e perché non sono circondati da lamelle concentriche.
Quanti nuclei sono presenti nelle cellule muscolari cardiache?
Le cellule muscolari cardiache sono corte (100 mm) e MONONUCLEATE.
Le cellule muscolari striate possono divedersi per mitosi?
Le cellule muscolari, come le cellule nervose rimangono tutta la vita in fase G0, cioè in stato di non proliferazione. Il numero di cellule muscolari di un adulto viene raggiunto nell’uomo prima della nascita. - Le cellule muscolari scheletriche sono incapaci di dividersi per cui un muscolo si accresce aumentando il volume della cellula. L’aumento di lunghezza è ottenuta mediante fusioni alle estremità, mentre l’aumento di circonferenza si ottiene per aumento del numero e delle dimensioni delle miofibrille contrattili. - Le cellule muscolari secernono la proteina extracellulare Miostatina che ne limita la crescita. Alcuni mioblasti persistono nell’adulto come cellule staminali quiescenti.
La contrazione del tessuto muscolare liscio è volontaria o involontaria?
Il muscolo liscio è un muscolo a contrazione involontaria, cioè un tessuto capace di contrarsi e rilassarsi senza la partecipazione intenzionale dell'attività cerebrale.
La parte muscolare dell’utero prende il nome di...ed è formata da...
MIOMETRIO, fasci intrecciati di fibre lunghe e sottili disposti in strati non ben definiti: fasci di fibre in sezione trasversa T, longitudinale L e obliqua O. all’interno di questo muscolo è poi presente una ricca rete arteriosa.
L’endometrio è formato da tre strati, elencali:
- Strato compatto (alla base, nel lume, cambia ogni 28 giorni) - Strato Spongioso (cambia ogni 28 giorni) - Strato Basale (non cambia mai)
L’epitelio della vagina è monostratificato o pluristratificato?
L’epitelio della vagina, così come quello della cervice è cheratinizzato PLURISTRATIFICATO.
Le cellule che producono testosterone prendono il nome di?
Il testosterone viene prodotto nelle CELLULE DI LEYDING dei testicoli, sotto l’influenza dell’ormone luteinizzante (LH) liberato dall’ipofisi anteriore.
Elencare le tre modalità di secrezione delle ghiandole esocrine
● Secrezione merocrina: il prodotto di secrezione, il quale è contenuto in vescicole secretorie, è rilasciato sulla superficie cellulare attraverso il meccanismo di esocitosi. È la modalità di secrezione più comune. ● Secrezione apocrina: il prodotto di secrezione è rilasciato durante il distacco della parte apicale del citoplasma cellulare inglobato nelle vescicole secretorie. Le cellule ghiandolari saranno ripristinate e produrranno ulteriori vescicole secretorie. ● Secrezione olocrina: durante questa secrezione, l’intera cellula si trasforma in un pacchetto di vescicole secretorie fino a scoppiare. Il rilascio della secrezione comporta la morte della cellula.
La parte secernente delle ghiandole esocrine prende il nome di
Adenomero. Questo adenomero produce il secreto che viene portato all'esterno attraverso un dotto escretore.
Gli oligodendrociti si trovano nel SNC o SNP?
Gli oligodendrociti si trovano nel sistema nervoso centrale SNC e fanno parte delle cellule gliali, sono cellule mielinizzate che hanno la capacità di rivestire più assoni contemporaneamente. nel SNP? Cellule di Shwann
Le cellule di Schwann formano
La neurilemma, ovvero una membrana delle fibre nervose periferiche che si trova all’esterno della guaina mielinica.
Quali sono le cellule deputate a formare la barriera ematoencefalica?
Le cellule sono gli ASTROCITI, ovvero cellule endoteliali unite in giunzioni serrate che impediscono il passaggio di sostanze idrofile o con grande peso molecolare dal flusso sanguigno all'interstizio (e quindi ai neuroni) con una capacità di filtraggio molto più selettiva rispetto a quella effettuata dalle cellule endoteliali dei capillari di altre parti del corpo.
Quali son le cellule che producono il liquor?
Il liquor, è il liquido che riempie il sistema nervoso centrale. Viene prodotto all'interno dei ventricoli cerebrali, precisamente a livello dei plessi corioidei, dalle cellule ependimali specializzate, caratterizzate da un epitelio ciliato secernente.
L’epitelio dello stomaco è di tipo?
L’epitelio dello stomaco è di tipo cilindrico semplice, monostratificato, formato da cellule secernenti muco (caliciformi). Nel corpo dello stomaco, dove si approfondano le fossette gastriche troviamo anche cellule peptiche che producono enzimi digestivi e cellule parietali che rendono acido lo stomaco.
Le pliche circolari si trovano in quale tratto dell’apparato digerente?
Nell’intestino tenue si assorbono nutrienti, dunque rapporto di superficie rispetto all’area enorme e quindi il viscere è molto lungo ma non basta quindi villi che aumentano la superficie di assorbimento. Sono presenti dunque delle Pliche circolari o anche dette creste permanenti della mucosa e della sottomucosa, aumentano l’assorbimento.
Che nome hanno le cellule epiteliali dell’intestino?
Nell’intestino tenue la mucosa è di tipo villoso, i villi sono rivestiti da un epitelio semplice monostratificato con due tipi di cellule: ENTEROCITI (digeriscono e assorbono i nutrimenti presenti nel chimo) e CELLULE CALICIFORMI (secernono muco).
Nell’aorta è prevalente la componente elastica o muscolare?
L’aorta è prevalentemente elastica, ovvero contiene molta elastina che le permette di sopportare alle alte pressioni, mentre hanno componente spiccatamente muscolare le arterie che forniscono sangue ossigenato nei vari distretti del corpo, allontanandosi quindi dal cuore.
Il surfactante presente negli alveoli polmonari è prodotto da
CELLULE ALVEOLARI (PNEUMOCITI) di tipo II. Le proteine e i lipidi che compongono il surfactante presentano sia una regione idrofila sia una regione idrofoba.
L’epitelio respiratorio di che tipo è?
L’epitelio respiratorio è costituito da mucosa respiratoria composta da cellule alte a singolo strato nelle alte vie aeree che diventano cubiche nelle basse vie aeree, per poi diventare piatte nei polmoni. Sono presenti anche un ampio numero di ghiandole secernenti e cellule caliciformi nelle alte vie aeree che poi vanno a perdersi nelle basse vie aeree. Gli agenti estranei, di conseguenza rimangono intrappolati nel muco prodotto e vengono eliminati dalle ciglia grazie al loro movimento attivo.
La parete di un organo cavo è composta dalle seguenti tonache:
- Tonaca mucosa, che a sua volta e costituita da un epitelio di rivestimento una lamina propria e una muscolatura mucosae - Tonaca sottomucosa - Tonaca muscolare - Tonaca avventizia o sierosa
Quali sono la componente organica e quale quella inorganica che compongono l’osso?
La componente organica costituisce circa il 35% della matrice extracellulare dell’osso ed è formata da collagene di tipo 1 e peptidoglicani,mentre la componente inorganica costituisce il restante 65% ed è formata da calcio sottoforma di cristalli di idrossiapatite e da fosfati.
Quali sono i componenti cellulari del sistema nervoso?
Il sistema nervoso contiene solo due tipi di cellule: i neuroni e le cellule della nevroglia (della glia o gliali) . I neuroni trasferiscono ed elaborano le informazioni; le cellule della nevroglia invece isolano i neuroni, forniscono una rete di supporto, contribuiscono a mantenere l’omeostasi dell’ambiente intercellulare e hanno funzione fagocitaria.
Quali sono le cellule deputate alla produzione di testosterone?
Negli spazi interstiziali tra i tubuli sono rinvenibili cellule con funzione endocrina, le CELLULE DI LEYDING disposte singolarmente o in aggregati all’interno del connettivo di supporto e sono cellule di tipo interstiziale e sono fuori appunto dai tubuli e producono il testosterone.
Quali sono le componenti connettivali che circondano i muscoli scheletrici
Il muscolo scheletrico è formato da un insieme di cellule piuttosto lunghe, cilindriche e con estremità̀ fusiformi: fibre muscolari. Se lo si taglia trasversalmente si nota che queste fibre non sono isolate, ma raggruppate in fascicoli ed avvolte da tessuto connettivo. L'intera massa muscolare è rivestita da una guaina di connettivo FIBRO ELASTICO detta EPIMISIO, che ha il compito di contenerlo e proteggerlo durante l'esecuzione del movimento stesso. Questa guaina si addentra nel ventre muscolare a costituire il perimisio e l'endomisio: così, ogni fascetto è rivestito da una membrana di connettivo lasso detta perimisio, mentre ogni singola cellula muscolare è rivestita da una delicata membrana connettivale detta endomisio. • Epimisio o Fascia muscolare: guaina che riveste l'intero muscolo • Perimisio: guaina che riveste i fasci di fibre muscolari • Endomisio: guaina che riveste le singole cellule o fibre muscolari Nel connettivo interposto tra le fibre muscolari decorrono vasi sanguigni e fibre nervose motorie e sensitive. Grossi vasi e nervi penetrano attraverso l'epimisio e si dividono per ramificarsi attraverso il muscolo, nel perimisio e nell'endomisio, raggiungendo ogni singola fibra.
L’epitelio dei vasi si chiama TONACA INTIMA ed è formato da:
Un monostrato di cellule piatte di forma poligonale. Endotelio, al di sotto del quale si trova uno strato sottoendoteliale che corrisponde alla tonaca propria. Più esternamente, è presente la tonaca media. Ancora più all’esterno, è presente la tonaca avventizia. L’endotelio ha compiti importanti in quanto impedisce, con la sua continuità, la coagulazione del sangue; esso può inoltre assorbire materiali presenti nei fluidi circolanti e presenta attivi fenomeni di pinocitosi. Lo strato sottoendoteliale ha funzione trofiche e di supporto per l’endotelio e può rappresentare una sede di deposito per materiali assorbiti.
Cosa si intende per organo cavo?
Un organo cavo è costituito da una parete che delimita un lume o una cavità. La parete di uno organo cavo è suddivisa in 4 strati: Tonaca mucosa, Tonaca sottomucosa, Tonaca muscolare e Tonaca avventizia (quest’ordine lo troviamo partendo dal lume e andando verso l’esterno). • La TONACA MUCOSA è un complesso di tessuti organizzati in uno strato relativamente indipendente da quelli sottostanti. Essa è formata da uno strato epiteliale, una lamina propria e una muscolaris mucosae. • La TONACA SOTTOMUCOSA è costituita da connettivo lasso e la sua principale funzione è quella di irrorazione e innervazione. • La TONACA MUSCOLARE è formata da fasci di fibre muscolari con diverso orientamento, conferisce all’organo la capacità di movimento, che si risolve principalmente nelle attività peristolica e peristaltica. Il controllo della tonaca muscolare, come quello della muscolaris mucosae, è esercitato dal sistema nervoso simpatico. • La TONACA AVVENTIZIA è formata da connettivo denso; essa ha una notevole importanza se si considera il fatto che riveste gli organi e prende quindi contatto con l’ambiente periviscerale e determina la stabilità dell’organo che riveste, in quanto si fissa alle pareti attraverso legamenti.
Nella gabbia toracica sono contenuti i seguenti organi dell’apparato respiratorio: e dell’apparato cardiocircolatorio:
Polmoni e la porzione toracica della trachea. Cuore e tutte le vene ed arterie in esso confluenti.
Che aspetto assume l’epitelio della mucosa nei seguenti organi cavi? a) Esofago b) Intestino tenue c) Trachea d) Vescica
Epitelio mucosa esofago: La tonaca mucosa è sollevata in pieghe longitudinali alla cui formazione prende anche parte la sottomucosa; la mucosa è costituita da un epitelio di rivestimento pavimentoso (protezione) stratificato, da una lamina propria (connettivo denso) e da una muscularis mucosae con fascetti longitudinali spessi nella parte inferiore. Localizzate nella sottomucosa si trovano i condotti escretori della ghiandole esofagee. Spesso, attorno al condotto escretore di queste ghiandole sono ammassati linfociti. Nella tonaca sottomucosa, vascolarizzata, e connettivale lassa (così il bolo si può muovere) si trovano lobuli di ghiandole esofagee secrezione mucosa. Epitelio intestino tenue: La mucosa intestinale è costituita da tre distinte porzioni: un singolo strato di cellule epiteliali, un tessuto connettivo che mantiene in sede l'epitelio (la lamina propria) ed un esiguo strato di muscolo liscio, chiamato muscularis mucosae, che la separa dalla tunica sottostante. per l'assorbimento: pliche circolari, villi, microvilli sugli enterociti. Epitelio trachea: la tonaca mucosa della trachea è ricoperta da un epitelio colonnare cilindrico pseudostratificato ciliato sul quale si deposita uno strato di muco. La trachea è ampiamente rivestita da cartilagine per favorire lo scambio respiratorio. Epitelio della vescica: la tunica mucosa della vescica è costituita da un epitelio di rivestimento di transizione e da una tonaca propria di connettivo. Rivestimento di transizione: formato da tre tipi di cellule, nello strato più profondo, a diretto contatto con la lamina basale, troviamo cellule di forma cubica o cilindrica, subito al di sopra vi sono alcuni strati di cellule allungate, infine lo strato più superficiale è costituito da cellule, qualche volta binucleate, ortogonali rispetto alle altre e con la superficie superiore convessa.
Cos’è il peritoneo?
Il peritoneo è una MEMBRANA SIEROSA (contenente una piccola quantità di liquido) che avvolge i visceri addominali (PERITONEO VISCERALE) e ricopre la parete addominale interna e gli organi retroperitoneali (PERITONEO PARIETALE). Lo spazio virtuale delimitato dai due fogli del peritoneo è detto CAVITÀ PERITONEALE.
Indicate tre organi contenuti nella cavità addominale
A) MILZA b) STOMACO c) INTESTINO (TENUE E CRASSO) e indicatene due rivestiti da peritoneo: a) FEGATO b) CISTIFELLEA
In che modo lo scheletro dell’arto superiore è in rapporto con lo scheletro assile? Qual è l’articolazione che ha un ruolo chiave nel vincolare l’arto superiore allo scheletro assile?
L’arto superiore è in rapporto con lo scheletro assile attraverso il cingolo scapolare costituito da scapola e clavicola. Questo è possibile grazie all’articolazione della spalla o articolazione gleno-omerale(l’articolazione più mobile del corpo)nella quale la testa dell’omero si va ad inserire nella cavità glenoidea della scapola.Sul margine della cavità glenoidea si inserisce un anello di fibrocartilagine chiamato labbro glenoideo che è il sito di attacco per i legamenti gleno-omerali e per il capo lungo del bicipite brachiale. L’articolazione gleno-omerale è classificata come enartrosi,ovvero un tipo articolazione costituita da una sfera piena (la testa) all’estremità di un osso e da una cavità sferica all’interno della quale si pone parte della sfera.È multiassiale e permette movimenti in ogni direzione, rotazione compresa.
Quali sono le cellule dell’osso?
Cellule osteoprogenitrici: sono cellule con proprietà staminali. Esse possono proliferare e differenziare in osteoblasti. Si trovano nel periostio e nell’endostio: riattivate provvedono alla formazione di nuovo tessuto osseo. Osteoblasti: sono i precursori degli osteociti; sono cellule voluminose. Gli osteoblasti provvedono alla produzione sia della matrice organica (definita osteoide) che alla deposizione di quella inorganica, hanno quindi funzioni osteogeniche. Producono collagene di tipo I, osteocalcina, osteopontina e sialoproteina dell’osso. Osteociti: quando gli osteoblasti hanno terminato la formazione dell’osso rimanendo intrappolati all’interno di lacune nella matrice da loro stessi prodotta, diventano osteociti. Gli osteociti sono cellule di forma irregolare. Essi sono alloggiati nelle lacune ossee dalle quali si dipartono, in ogni direzione, numerosi canali microscopici. Attraverso questi canali i prolungamenti citoplasmatici di osteociti diversi prendono contatto tra di loro tramite giunzioni comunicanti e con capillari sanguigni presenti nei canali ossei, permettendo così scambi metabolici tra gli osteociti stessi e tra osteociti e sangue. Gli osteociti provvedono al mantenimento della matrice extracellulare dell’osso. Osteoclasti: non appartegono alla linea osteoprogenitrice e sono deputati alla distruzione (riassorbimento) e al rimaneggiamento del tessuto osseo. Sono cellule molto grandi, potendo superare anche i 100 µm di diametro, e hanno numerosi nuclei.
Funzioni dell’apparato scheletrico
• Di movimento: lo scheletro è importante per compiere tutti i movimenti del nostro corpo, sia sportivi che quotidiani • Supporto: funge da impalcatura per il nostro corpo e da sostegno per tutti i visceri • Di leva: da direzionalità ai movimenti • Protezione: come la scatole cranica per l’encefalo o la gabbia toracica che protegge importanti organi vitali. • Di deposito: è un importante deposito di minerali, specialmente ioni calcio • Di produzione di cellule del sangue: in particolare le ossa lunghe perché possiedono la cavità midollare al cui interno è contenuto il midollo rosso
Descrivere come si articolano le coste alle vertebre
Le vertebre sono collegate alle coste grazie alla presenza di processi trasversi che originano dal punto di unione delle lamine ai peduncoli e che si proiettano lateramente.
Muscolo diaframma: origine, inserzione. Quali movimenti permette? Quali orifizi presenta?
Ll diaframma o diaframma toracico è un muscolo impari, cupoliforme e laminare che separa la cavità toracica da quella addominale. Il diaframma è il più importante muscolo respiratorio. La sua contrazione, che ha l'effetto di abbassare la cupola diaframmatica, determina, assieme all'elevazione del torace operata dai muscoli inspiratori, l'espansione della cavità toracica e dei polmoni necessaria al richiamo d'aria nelle vie aeree durante l’inspirazione Orifizi: canale aortico diaframmatico, foro esofageo e orifizio quadrilatero
Muscolo retto dell’addome: origine ed inserzione. Quali movimenti permette?
Il muscolo retto dell’addome origina vicino alla sinfisi pubica e si inserisce nel processo xifoideo dello sterno. Il muscolo retto dell’addome è un muscolo espiratorio e flessore della colonna.
Muscoli scaleni: origine ed inserzione. Quale movimento permettono?
I muscoli scaleni sono tre: muscolo scaleno anteriore, posteriore e medio. Fanno parte degli inspiratori, quindi la loro contrazione si proietta verso le prime coste, provocando l’innalzamento del torace. Quando si contraggono da un solo lato, permettono l’inclinazione dallo stesso lato della colonna cerv. Quando vogliamo piegare il capo da un lato, questo movimento è prodotto dalla contrazione di questi muscoli dello stesso lato, perché si inseriscono sulle vertebre cervicali e quindi ne provocano lo spostamento e di conseguenza la flessione del capo. Formano uno spazio anatomico chiamato spazio interscaleno, che è delimitato dallo scaleno anteriore e medio con la prima costa. In questo spazio anatomico passano dei vasi importanti, come l’arteria succlavia, la vena succlavia, il plesso brachiale. Nel movimento di flessione del collo da un lato, vengono coinvolti, oltre ai muscoli scaleni, lo sternocleidomastoideo e il trapezio.
Muscolo sternocleidomastoideo: origine ed inserzione. Quali movimenti permette?
Origina con due capi, uno dallo sterno e l’altro dalla clavicola. Il capo sternale origina dal manubrio dello sterno, quello clavicolare dalla faccia superiore della clavicola. I due capi si uniscono in un solo tendine che si inserisce sul processo mastoideo, cioè̀ sull’osso temporale del cranio. Permette la flessione del colo l’inclinazione della testa.
I muscoli della colonna si dividono in base al tipo di movimento che permettono in
FLESSORI ed ERETTORI (spinale, lunghissimo e ileocostale).
In generale la muscolatura della colonna si divide in…
Assile che consente il movimento della testa e colonna vertebrale, mantenimento della postura. Questi muscoli hanno origine e inserzione sull’apparato scheletrico assile. Sono: 1) muscoli testa e collo; 2) muscolatura superficiale e profonda del rachide; 3) muscoli obliqui e retti; 4) muscoli del pavimento pelvico; Appendicolare formato da tutti i muscoli coinvolti nella stabilizzazione del movimento del cingolo scapolare e del cingolo pelvico (arto superiore/inferiore). Questi muscoli stabilizzano le articolazioni e consentono movimento degli arti. Sono: 1) muscoli del cingolo pettorale e dell’arto superiore; 2) muscoli del cingolo pelvico e dell’arto inferiore;
Indicare quali sono i muscoli assili e appendicolari.
Per quanto riguarda i MUSCOLI ASSILI si possono individuare quattro gruppi: 1. Il primo gruppo include i MUSCOLI DELLA TESTA E DEL COLLO --> essi comprendono i muscoli mimici, il muscolo del platisma, i muscoli sopraiodei, sottoiodei e laterali tra cui abbiamo lo sternocleidomastoideo, i muscoli scaleni. 2. Il secondo gruppo è costituito da i MUSCOLI DELLA COLONNA VERTEBRALE -- > muscolo ileocostale, muscolo lunghissimo e il muscolo spinale. Include tutti i muscoli flessori ed estensori dello scheletro assile. 3. Il terzo gruppo comprende i MUSCOLI OBLIQUI E RETTI --> formano la parete muscolare della cavità toracica e addominopelvica, tra la prima vertebra toracica e la pelvi. 4. Il quarto gruppo comprende i MUSCOLI DEL PERITONEO e del DIAFRAMMA PELVICO dall'osso sacro fino al cingolo pelvico. Servono per sostenere gli organi della cavità pelvica. Per quanto riguarda la MUSCOLATURA APPENDICOLARE: 1. Abbiamo i MUSCOLI DELL’ARTO SUPERIORE --> il deltoide, il grande pettorale, il bicipite brachiale, muscolo coracobrachiale, grande dorsale, tricipite brachiale, muscolo grande rotondo, muscolo sovraspinato. Abbiamo quelli che appartengono alla cuffia dei rotatori: il muscoli del trapezio, grande e piccolo romboide 2. Passando all'ARTO INFERIORE: muscolo ileopsoas, muscolo gracile e muscoli adduttori breve e lungo, muscolo sartorio, muscolo retto del femore, piccolo e grande gluteo, muscolo piriforme, bicipite del femore, semitendinoso e semimembranoso, grande adduttore e muscolo gracile. Per quanto riguarda il ginocchio nello specifico abbiamo: complesso del quadricipite muscolare, bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso, gracile, sartorio, popliteo e gastrocnemio (muscolo tricipite della sura).
I muscoli coinvolti nella masticazione.
I muscoli coinvolti nella masticazione sono: il MASSETERE, il MUSCOLO TEMPORALE e i MUSCOLI PTERIGOIDEI. Il massetere è un ampio muscolo che determina il sollevamento della mandibola. Il muscolo temporale contribuisce all’innalzamento della mandibola e alla chiusura della bocca. I muscoli pterigoidei, interno (mediale) ed esterno (laterale), invece, possono elevare, portare avanti o far scivolare la mandibola da un lato all’altro.
Elencare la classificazione dei muscoli in base al movimento.
• MUSCOLI SCHELETRICI: la loro principale funzione sono i movimenti del corpo, ma sono importanti anche per il mantenimento della postura: vanno a proteggere, supportare e mantenere in posizione i visceri. ES. cavità addominale. • MUSCOLI RESPIRATORI: ruolo importante per la respirazione (inspirazione ed espirazione), ci sono muscoli propriamente inspiratori e muscoli propriamente espiratori. Sono molto importanti per la produzione di calore, perché la contrazione che avviene oltre a sviluppare forze sviluppa anche calore, quindi sono importanti per il mantenimento della temperatura corporea. • MUSCOLI MIMICI: sono coinvolti nella comunicazione verbale e non verbale. • MUSCOLO CARDIACO: è importante per la regolazione del battito cardiaco. • MUSCOLATURA LISCIA: la troviamo a livello dei visceri, ed è importante per la contrazione di vasi e organi.
Cosa si intende per muscolatura assile e muscolatura appendicolare?
Per muscolatura assile si intende l’insieme dei muscoli che compongono il cranio, che circondano il collo e che si originano o si inseriscono nella colonna vertebrale. Per muscooatura appendicolare, invece, si intendono tutti quei muscoli che si inseriscno, si originano e compongono gli arti, sia superiori che inferiori.
Quali sono i muscoli spino-appendicolari
La muscolatura appendicolare stabilizza o muove i componenti dello scheletro appendicolare. I principali muscoli spino-appendicolari sono gli erettori della colonna (spinali), che formano due strati, superficiale e profondo. Lo strato superficiale può essere suddiviso nei gruppi: spinale, lunghissimo e ileocostale. Quando questi muscoli si contraggono insieme, gli erettori spinali estendono la colonna vertebrale, se invece si contraggono da un solo lato, si ottiene la flessione laterale della colonna vertebrale. In profondità sono presenti muscoli più piccoli: semispinali, il multifido, interspinali, intertrasversali e i rotatori. In base alla loro combinazione di contrazione si ottiene una leggera estensione o rotazione della colonna vertebrale. Essi sono molto importanti perché sono in grado di determinare piccoli aggiustamenti posturali nelle singole vertebre e stabilizzare le vertebre adiacenti. La colonna vertebrale ha pochi muscoli flessori, perché ci sono già i muscoli del tronco che flettono la colonna e perché maggior parte del peso corporeo si trova davanti alla colonna. I muscoli flessori si possono trovare nel collo (lungo della testa e lungo del collo) e nella regione lombare (quadrato dei lombi).
Indicare quale muscolo è antagonista del tricipite brachiale
Il tricipite brachiale è il muscolo antagonista del bicipite brachiale, che fa lavori di flessione e adduzione e si inserisce nel radio.
Indicare quali strutture aiutano a stabilizzare l’articolazione della spalla
L’articolaizone è stabilita dalla cuffia dei rotatori, attraverso i TENDINI. (risposta docente) Risposta nostra: Diversi legamenti come quello sterno-clavicolare, acromio-clavicolare, cloraco-clavicolare e coraco omerale. Abbiamo poi, più in generale, la scapola e la clavicola, che costituiscono i punti di connessione tra l’arto superiore e lo scheletro assile. La clavicola è un osso di forma allungata che si va ad articolare in un incisura a livello dello sterno in corrispondenza dell’acromion, in un punto che viene chiamato articolazione “acromion clavicolare”, la clavicola distribuisce il peso soprattutto nelle cadute laterali e in questa sono presenti dei rilievi: il tubercolo costale e il tubercolo conoide i quali servono per l’inserzione dei legamenti della spalla. La scapola è un grande osso a forma di triangolo in cui dobbiamo distinguere un’estremità sternale e una acromiale, che si articola direttamente con l’osso portante della scapola. L’acromion serve a proteggere la spalla o meglio l’articolazione della spalla, una delle più mobili del nostro corpo, dotata di una serie di processi che tendono a stabilizzare l’intera struttura (processi ossei, muscolari e legamenti). A livello dell’articolazione della spalla abbiamo un anello di fibrocartilagine che avvolge tutta la cavità glenoidea e si chiama anello glenoideo, qui abbiamo i tendini e i muscoli che stabilizzano la spalla: il tendine del bicipite brachiale si va ad inserire proprio sul labbro glenoideo, questo rafforza l’articolazione perché da ci permette di fare moltissimi movimenti. Sono inoltre presenti due “cuscinetti” che attutiscono i continui sfregamenti e i movimenti: la borsa Subcromiale tra l’acromion e il tendine infraspinato e sottospinato (ovvero due muscoli della cuffia dei rotatori) e la borsa Subcoracoidea, al di sotto del processo coracoideo.
Il processo distale e mediale dell’omero al quale si congiunge l’ulna è il PROCESSO
CORONOIDEO. La porzione distale dell’omero ha un’altra superficie articolare molto ampia, importante, che è il CONDILO. Quest’ultimo si divide in troclea e in capitello. Ci sono due sporgenze laterali al condilo che sono l’epicondilo laterale e mediale.
Indicare il punto in cui la scapola e la clavicola si connettono.
La SCAPOLA e la CLAVICOLA si connettono tramite la CINTURA SCAPOLARE; l'ACROMION della scapola si articola con la faccetta articolare per l’acromion della clavicola, andando a formare l’articolazione ACROMIO-CLAVICOLARE.
Su quali vertebre si trovano faccette articolari sui corpi e processi trasversi? Indicarne anche la funzione.
Le vertebre che presentano queste particolarità sono le vertebre toraciche: le faccette inferiori e superiori sono utilizzate per articolarsi alle vertebre superiori ed a quelle sottostanti, mentre il processo traversale si forma per far sì che la vertebra possa attaccarsi alla costa sia da un lato che dall’altro
La sede della sella turcica è (indicare il nome dell’osso)
La sede della sella turcica è lo sfenoide. Lo sfenoide, che unisce le ossa del cranio e le ossa della faccia, presenta questa fossa, detta sella turcica, che ospita l’ipofisi (ghiandola del sistema endocrino)
Indicare il nome delle prime due vertebre cervicali e descrivere come si articolano tra di loro
Le prime due vertebre cervicali si chiamano in ordine atlante ed epistrofeo e si articolano tra di loro attraverso un piccolo corpo con un processo modificato chiamato DENTE o PROCESSO ODONTOIDEO, quest’ultimo si spinge nel foro vertebrale dell’atlante e ruota attorno a questo processo. GINGLIMO LATERALE o Articolazioni a PERNO.
Fai degli esempi di muscoli spino-appendicolari e spiega in che movimenti sono coinvolti
Alcuni esempi di muscoli spino-appendicolari sono il Trapezio, il Grande dorsale e il Grande romboide. • - Il TRAPEZIO permette i movimenti elevatori e abbassatori della spalla, permette inoltre di ruotare posteriormente il braccio e di flettere lateralmente ed estendere la testa. • - Il GRANDE DORSALE permette i movimenti adduttori e rotatori del braccio. • - Il GRANDE ROMBOIDE è responsabile dell’adduzione della scapola e della sua rotazione verso il basso.
Quali ossa compongono la cintura scapolare? Descrivile brevemente e spiega in quali articolazioni sono coinvolte .
La cintura scapolare (o cingolo toracico) è la parte dello scheletro che raccorda gli arti superiori al torace ed è costituito da due ossa, la scapola e la clavicola. Le due ossa si uniscono fra di loro attraverso l’articolazione acromion-clavicolare, che consente solo movimenti limitati. Più importante e mobile è invece l’articolazione sterno-clavicolare, mediante la quale la clavicola prende contatto col manubrio dello sterno, separata da un disco fibroso che migliora i reciproci movimenti e trattenuta da robusti legamenti. La scapola non è a contatto diretto con la colonna vertebrale con questa essa prende connessione attraverso diversi muscoli, e compie movimenti verticali e orizzontali scorrendo con la sua faccia profonda (rivolta in avanti) sul piano costale. La cintura scapolare prende connessione lateralmente con l’omero che, con la sua testa, si articola con la cavità glenoidea della scapola dove è trattenuto da un robusto manicotto articolare e da fasci legamentosi (articolazione scapolomerale).
Quali ossa compongono lo scheletro della mano?
Le ossa della mano sono composte dalle OSSA CARPALI che si trovano nella regione del polso, le OSSA METACARPALI e le FALANGI che fanno parte rispettivamente dello scheletro del metacarpo e delle dita. Il polso è una regione posta a cavaliere fra l’avambraccio e la mano. Il segmento prossimale della mano corrisponde al carpo, il cui scheletro consta delle 8 ossa carpali, disposte su due file: quattro ossa nella fila prossimale e quattro ossa carpali nella fila distali. 5 ossa metacarpali si articolano con le ossa della fila distale del carpo e costituiscono lo scheletro del palmo della mano. Distalmente, le ossa metacarpali si articolano con le ossa delle dita, o falangi. Esistono 14 falangi in ciascuna mano.
Quali sono le ossa dell’avambraccio? In quali articolazioni sono coinvolte e con quali ossa?
Le ossa che compongono l’avambraccio sono l’ulna e il radio; esse sono legate tra di loro tramite membrana interossea antebrachiale che unisce il margine laterale dell’ulna con il margine mediale del radio. ULNA • L’olecrano dell’ulna costituisce la sporgenza del gomito; esso viene accolto nella fossa olecranica durante l’estensione e nella fossa coronoidea durante la flessione. • Incisura semilunare o superficie trocleare: si articola con la troclea dell’omero. • La testa dell’ulna si articola con il radio e le ossa del carpo. • Processo stiloideo della testa: sito di attacco dei legamenti del polso. RADIO • Testa del radio è prossimale: si articola con il capitello dell’omero • Il radio ruota nell’incisura radiale dell’ulna durante i movimenti di supinazione e pronazione mentre l’ulna rimane fissa.
Quale di queste articolazioni è un ginglimo angolare?
A) tra omero e ulna {questa!} ginglimo: articolazione mobile "a cerniera", agisce, cioè, in un piano solo. b) tra radio e ulna c) tra omero e scapola d) tra radio e carpo
Quali sono i principali muscoli della spalla? Che funzione hanno?
I muscoli della spalla sono: Per la Flessione: Deltoide (fascio anteriore), Grande pettorale, Coracobrachiale, Bicipite brachiale Estensione: Deltoide (fascio posteriore), Grande dorsale, Gran rotondo, Tricipite brachiale (capo lungo) Abduzione: Deltoide, Sovraspinato, Bicipite brachiale (capo lungo) Adduzione: Gran pettorale, Bicipite brachiale (capo breve), Gran dorsale, Gran rotondo, Tricipite brachiale,Deltoide
Cosa si intende per origine e inserzione di un muscolo?
L’origine è l'estremità da cui si sviluppa il muscolo, in genere è quella porzione del muscolo che si inserisce nel segmento scheletrico più fisso, meno mobile mentre l’inserzione è l’estremità opposta del muscolo che si va ad inserire sull'osso più mobile.
Quali tipi di articolazioni conosci? Fai degli esempi per ogni tipo
• ARTROIDIA: sono articolazioni con superfici piatte o leggermente incurvate che consentono movimenti limitati. ESEMPIO: ARTICOLAZIONE ACROMIO-CLAVICOLARE • GINGLIMO ANGOLARE: permettono movimenti angolari in un solo piano. ESEMPIO: ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO • CONDILOARTROSI: Presentano una faccia articolare ovale che si incastra all’interno di una depressione sulla superficie articolare opposta. ESEMPIO: ARTICOLAZIONI RADIOCARPICHE • SELLARTROSI: Articolazioni che coinvolgono faccette articolari le quali sono concave lungo un asse e convessa lungo l’altro . ESEMPIO: PRIMA ARTICOLAZIONE CARPO METACARPICA • GINGLIMO LATERALE: Consente solo movimenti di rotazione. ESEMPIO: ARTICOLAZIONE ATLOEPISTROFICA 23 • ENARTROSI: La testa tondeggiante di una delle ossa giace in una depressione a forma di coppa presente sull’altro osso. ESEMPIO: ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA
Le articolazioni tra le ossa del cranio sono tutte sinartrosi?
(articolazioni che non consentono il movimento). Esse si chiamano suture e si suddividono in: ● SUTURA LAMBOIDEA: separa l’osso occipitale dalle due ossa parietali. ● SUTURA SAGITTALE: si trova tra le due ossa parietali lungo la linea mediana dalla sutura lambdoidea sino all’osso frontale. ● SUTURA CORONALE: si trova nella parte anteriore e separa l’osso frontale dalle ossa parietali. ● SUTURA SQUAMOSA: è situata tra le ossa parietali e l’osso temporale su ciascun lato del cranio. ● SUTURA FRONTO-NASALE: si trova tra le due ossa nasali e l’osso frontale.
Lo scheletro del cranio è organizzato in due parti: A cosa servono le due porzioni?
Il NEUROCRANIO o il cranio e lo SPLANIOCRANIO o cranio facciale. Il neurocranio serve a delimitare la cavità cranica contenente il liquido che ammortizza e sostiene l’encefalo; lo splanocranio comprende tutte le ossa della parte anteriore del cranio che proteggono le parti iniziali dell’apparato digerente e che sono le superfici di inserzione dei muscoli mimici.
Descrivi brevemente come è fatta una vertebra
Sono delle ossa di forma irregolare, hanno: o un corpo, costituito da un cilindro osseo detto corpo vertebrale; o un arco vertebrale che si proietta posteriormente al corpo vertebrale. Ogni arco vertebrale consta di: - peduncolo = laterale, collegato al corpo; - lamina = si porta verso la linea mediana e si fonde con la lamina controlaterale nel processo spinoso; o Processo trasverso: si proiettano lateralmente dal punto di unione delle lamine ai peduncoli. Sono i siti di attacco dei muscoli e si articolano con le coste. o Processi articolari: originano a livello delle giunzioni di peduncoli e lamine. Sono: - processi articolari superiori che si proiettano rostralmente; - processi articolari inferiori che si proiettano caudalmente. Ogni processo articolare ha una faccetta articolare per articolarsi alla vertebra adiacente e grazie a questi si forma il canale vertebrale .Il disco intervertebrale è cartilagineo (fibrocartilagine) con all’interno un nucleo polposo, che servono ad ammortizzare e quindi si fa carico degli schiacciamenti flessivi che possono avvenire sulla colonna vertebrale, facendosi carico del peso o del trauma e inoltre evita un eccessivo sfregamento dei due corpi vertebrali di vertebre adiacenti. Troviamo VERTEBRE CERVICALI, TORACICHE e LOMABRI.
La colonna vertebrale è formata da VERTEBRE. Indica le principali differenze tra le varie porzioni ossee
La regione cervicale è formata da 7 vertebre: la prima vertebra si articola con i condili dell’osso occipitale mentre la settima con la prima vertebra toracica. La regione toracica è formata da 12 vertebre: ciascuna di articola con uno o più paia di coste. La regione lombare è formata da 5 vertebre: la quinta vertebra lombare si articola con l’osso sacro. La regione sacrale è formata da 5 vertebre, mentre il coccige è formato da 3-5 vertebre. La regione cervicale e quella lombare sono in lordosi mentre la regione toracica e quella sacrale sono in cifosi.
Le ossa possono essere classificate in: (fai degli esempi per ciascuna tipologia)
Nel nostro corpo abbiamo diversi tipi di ossa: ● LUNGHE: le troviamo principalmente negli arti inferiori e superiori, sono caratterizzate da una lunga diafisi centrale e due epifisi, una prossimale e una distale. Le zone di transizione dalle epifisi alla diafisi sono dette metafisi. Al centro della diafisi è presente la cavità midollare, contenente midollo osseo. (ES. femore e omero). ● PIATTE: assomigliano ad un sandwich nel senso che hanno due porzioni esterne costituite da osso compatto (dette Tavolato interno ed esterno) e una centrale interna di osso spugnoso (detto Diploe); questo fa di loro delle ossa molto resistenti ma allo stesso tempo leggere. Le troviamo in parti del corpo in cui c'è bisogno di resistenza e leggerezza, come quelle della volta cranica, lo sterno, le coste e la scapola. Nei punti in cui le ossa del cranio si uniscono troviamo le cosiddette ossa suturali o wormiane, che sono sempre da considerare ossa piatte, che si trovano in corrispondenza delle suture: articolazioni fisse immobili. ● PNEUMATICHE: sono delle ossa che spesso hanno forma irregolare ma accomunate dalla presenza di piccole cavità (seni) piene d'aria che comunicano con le cavità nasali (osso mascellare, frontale, sfenoide ed etmoide). Queste cavità conferiscono leggerezza. ● IRREGOLARI: un esempio lampante sono le vertebre, hanno infatti forma irregolare, complessa con tante superfici brevi e spigolose. 21 ● BREVI: si trovano a livello del carpo (polso) e tarso (caviglia) e in genere hanno forma cubica e sono costituite da una parte esterna di osso compatto che ne racchiude una interna di osso spugnoso. ● SESAMOIDI: in genere sono piccole, di forma arrotondata e hanno la caratteristica di formarsi spontaneamente in corrispondenza di articolazioni, nei tendini (in generale in aree esposte a sforzo meccanico). Fa eccezione per dimensioni, la rotula, che troviamo in corrispondenza dell’articolazione del ginocchio, contenuta all’interno del tendine del quadricipite femorale.
Quali ossa compongono lo scheletro dell’arto superiore?
Quali ossa compongono lo scheletro dell’apparato superiore: sono CLAVICOLA e SCAPOLA (scheletro della spalla), OMERO (scheletro del braccio), ULNA e RADIO (scheletro dell’avambraccio) e OSSA DEL CARPO, METACARPO e FALANGI (scheletro della mano).
Lo scheletro è formato da due componenti principali: lo scheletro ASSILE e quello APPENDICOLARE. Spiega le funzioni principali delle due componenti
Lo scheletro è formato da due componenti principali: lo scheletro assile e quello appendicolare. Lo scheletro assile sostiene e protegge gli organi e costituisce le inserzioni di muscoli che permettono il movimento. N.B. Parte delle ossa del cranio fungono da protezioni degli organi sensoriale. Lo scheletro appendicolare contribuisce all’equilibrio e al movimento del corpo e permette l’articolazione tra le appendici del corpo lo scheletro assile.
Articolazioni sinoviali. Indicare tre nomi di elementi accessori delle a. sinoviali
- i legamenti accessori che sostengono, potenziano e rinforzano le articolazioni sinoviali. Sono suddivisi in legamenti capsulari (o di rinforzo) e legamenti a distanza, a loro volta suddivisi in extracapsulari (se disposti sulla superficie esterna della capsula) e intracapsulari (se sono esposti sulla superficie interna della capsula). - i tendini, che possono limitare il range di movimento dell’articolazione e forniscono supporto meccanico - la borsa, che è una piccola tasca riempita di liquido sinoviale che si forma nel tessuto connettivo fuori dalla capsula articolare. È circondata da una membrana sinoviale e spesso si forma dove un tendine o un legamento sfrega contro altri tessuti, infatti servono a ridurre gli attriti e attutire gli urti.
In che cosa consiste il movimento di abduzione?
Il movimento di abduzione consiste nell’allontanamento di un arto dall’asse longitudine del corpo.
Che cosa si intende per muscolo “tricipite”. Sapete indicare un muscolo di questo tipo?
Muscolo che presenta tre siti di inserzione: (a livello di) capo lungo, capo laterale e capo mediale. Es: Tricipite brachiale (È innervato al nervo radiale, è in rapporto con il deltoide,con l'omero e con l'articolazione del gomito; è il principale estensore dell'avambraccio) / Tricipite della sura
L’articolazione coxofemorale è una
ENARTROSI Movimenti possibili: flesso-estensione, abduzione, adduzione, rotazione e circumduzione della gamba.
Quali ossa costituiscono lo scheletro dell’avambraccio? Quale è la loro posizione reciproca?
L’avanbraccio è costituito da radio e ulna. Il radio è posto lateralmente rispetto all’ulna, la quale occupa invece una posizione mediale . Sono articolate per mezzo delle articolazioni radioulnari prossimale e distale e sono unite dalla membrana interossea.
Descrivete brevemente un osso lungo
Le ossa lunghe sono costituite da una parte centrale, chiamata diafisi, e da due estremità, le epifisi, che, ricoperte di cartilagene, formano le superfici articolari. La superficie delle ossa lunghe è ricoperta dal periostio, sotto questo c’è uno strato di osso denso, il cosiddetto osso compatto (o corticale). Sotto l’osso compatto c’è l’osso spugnoso (o trabecolare) all’interno del quale c’è il midollo osseo, responsabile della produzione delle cellule del sangue.
Quali muscoli costituiscono la “cuffia dei rotatori”?
I muscoli che costituiscono la cuffia dei rotatori sono: PICCOLO ROTONDO (extrarotatore della spalla) + SOVRASPINATO (abduttore della spalla e debole rotatore esterno) + SOTTOSPINATO (potente extrarotatore della spalla) + SOTTOSCAPOLARE (serve a intraruotare la spalla). Sono tutti muscoli che abbracciano la testa dell’omero e stabilizzano l’articolazione.
Descrivere l’articolazione a sfera o enartrosi e indicare quali sono presenti nel corpo umano.
Le articolazioni ENARTROSI o a SFERA. Sono dette pluriassiali, costituite da una sfera piena (la testa) all’estremità di un osso e da una cavità sferica all’interno della quale si pone parte della sfera. È multiassiale e permette movimenti in ogni direzione, rotazione compresa. Es. spalla e articolazione dell’anca.
Indicate almeno tre caratteri distinti delle diartrosi. Indicate almeno due esempi di diartrosi
Le diartrosi sono formate da una capsula articolare fibrosa esterna che riveste le ossa dell’articolazione e da una membrana sinoviale interna che riveste la cavità articolare e produce il liquido sinoviale. La diartrosi possono essere di tre tipi: monoassili, biassili e pluriassili. Esempi di diartrosi sono n l’articolazione sterno-clavicolare e le articolazioni delle ossa del carpo e del tarso.
Quali legamenti stabilizzano l’articolazione coxo-femorale?
L’articolazione coxo-femorale è un’enartrosi in cui la testa del femore si articola con l’acetabolo dell’anca. La superficie della cavità acetabolare è rivestita di un cuscinetto di fibrocartilagine che si estende ai lati dell’incisura acetabolare. Un cuscinetto di tessuto adiposo funge da ammortizzatore all’interno dell’acetabolo. I legamenti che stabilizzano l’articolazione sono: - LEGAMENTO ILEO-FEMORALE - LEGAMENTO PUBO-FEMORALE - LEGAMENTO ISCHIO-FEMORALE - LEGAMENTO DELLA TESTA DEL FEMORE: origina dal legamento acetabolare trasverso e si inserisce al centro della testa del femore (fovea capitis) - LEGAMENTO ACETABOLARE TRASVERSO: attraversa l’incisura acetabolare sul margine inferiore dell’acetabolo unendo i margini dell’incisura (chiude l’incisura acetabolare).
Quali tipi di ginglimi ci sono nel corpo umano? Descrizione con esempi.
A seconda del diverso orientamento dell’asse del segmento di cilindro convesso rispetto all’asse delle ossa che compongono l’articolazione vengono distinti due tipi di ginglimi: -un G.ANGOLARE o TROCLEA sono costituite da un cilindro convesso applicato ad una concavità̀ corrispondente di un altro osso. Permettono i movimenti angolari su un solo piano (es:) -un G. LATERALE o TROCOIDE hanno un processo osseo a forma cilindroide che ruota all’interno di un anello composto da osso e legamento. Permettono i movimenti rotatori (es: radio-ulna nel gomito).
Classificazione delle ossa. Indicarne tre tipi e relativi esempi.
● OSSA CORTE: lunghezza e diametro di simile misura. Esempio: ossa del polso, del calcagno e delle vertebre. ● OSSA LUNGHE: formate da una parte centrale, detta diafisi, e da due estremità più grosse, dette epifisi. Esempio: ossa degli arti (femore, tibia, fibula, omero, radio, ulna) ● OSSA PIATTE: caratterizzate dall'avere lunghezza e larghezza parecchio superiori allo spessore. Esempio: ossa del cranio, del bacino e dello sterno.
Indicare a quale osso appartiene la lamina cribrosa e la sua funzione
La lamina cribrosa fa parte dell’osso etmoide che si trova nella parte anteromediale del cranio; essa presenta dei fori per il passaggio dei nervi olfattivi che arrivano fino al bulbo olfattivo, formando così il tetto delle cavità nasali.